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Dis-umanismo

(Risposta a Tiziana Belelli)


Gentilissimo Giulietto,

seguo qualche volta Diego Fusaro e spesso ho apprezzato ciò che sostiene, ultimamente però ho trovato alcune sue affermazioni del 2014 che mi hanno spiazzato, in quei video sosteneva più volte e chiaramente, che il fascismo oggi non esiste più e che l’antifascismo sbaglia bersaglio. Vorrei sapere cosa ne pensa, grazie.

Su questo tema sono completamente d’accordo con Fusaro. Il fascismo di allora non esiste più. Non esiste perché non esistono più le classi, la struttura sociale che lo creò. L’antifascimo odierno, quello che Franco Cardini, con molta ironia, ma giustamente, ha definito il “neo-antifascismo”, è in generale il prodotto di persone che ragionano in termini di nostalgia del passato, o che semplicemente e banalmente, non hanno letto Antonio Gramsci. Più o meno come i “neo-fascisti” di oggi, che non hanno la minima idea di cosa sia stato veramente il fascismo di allora, di come nacque, da chi fu composto e sostenuto, etc. Suggerisco per questo, per gli uni e per gli altri, la lettura del magnifico “M” di Antonio Scurati. 
Quindi parlare di “antifascismo” oggi è fuorviante. Soprattutto perché quello che sta accadendo oggi è perfino peggio di quello che furono il fascismo e il nazismo storici. Non c’è ancora un nome per definire quello che stiamo vivendo oggi. Per questa ragione io penso che sia necessario non fare ricorso a quel vocabolario, che è ingannevole e fuorviante. Personalmente ho un “ismo” diverso da proporre: “dis-umanismo”. Ma capisco che non sarà questa la nuova denominazione. Tuttavia mi pare che faccia capire ciò che penso. “Dis-umanista” è il pensiero unico, è la globalizzazione americana imposta al mondo intero. “Dis-umanista” è la serie di guerre in cui stiamo vivendo. “Dis-umanista” è il sistema del debito che ci è stato imposto. “Dis-umanista” è la mostruosa situazione in cui poche decine di dementi stanno imponendo al resto del mondo, accumulando ricchezze senza precedenti, a discapito di miliardi di individui sempre più impoveriti. “Dis-umanista” è l’informazione e la comunicazione falsificata che ha creato un immenso esercito di consumatori lobotomizzati. “Dis-umanista” è la distruzione degli Stati nazionali, che avviene insieme alla demolizione delle ultime istituzioni democratiche ancora esistenti. “Dis-umanista” è la cancellazione della storia, della memoria, delle tradizioni e delle culture dei popoli. “Di-umanista” è il crollo dell’educazione delle masse al vivere civile e al rispetto degli altri. “Dis-umanista” è il dominio della tecnologia sulle menti di miliardi di individui inconsapevoli. Potrei continuare, ma credo si sia capito cosa penso io e cosa pensa Fusaro: parlare di “antifascismo” oggi e, nello stesso tempo, sostenere come “progresso” tutto questo “dis-umanismo”, significa stare dalla parte di un nazismo/totalitarismo (uso purtroppo questo termine improprio) che ci sta portando in guerra, nella guerra finale in cui miliardi di individui moriranno per far vivere pochi dementi. Come si vede il bersaglio è completamente sbagliato. C’è chi sbaglia per ingenuità e ignoranza. E c’è chi non si sbaglia affatto. Cioè difende il “dis-umanismo” usando il neo-antifascismo come schermo. Cioè mente spudoratamente.

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