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Lorenzo Casarini: Operazione sotto falsa bandiera

I migranti della nave Mare Jonio sono sbarcati a Lampedusa, mentre la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, notificando al comandante il provvedimento di sequestro dell’imbarcazione. Al momento l’inchiesta è a carico di ignoti. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha denunciato come la vicenda non sia casuale, visto che in Senato si dovrà discutere se concedere o meno l’autorizzazione a procedere contro il leader della Lega per la vicenda Diciotti, come richiesto dal Tribunale dei Ministri. Del resto gli indizi sembrerebbero esserci tutti: gommone con 49 disperati, salvataggio in una zona di competenza della marina libica, che non interviene; gommone soccorso con velocità sospetta dalla nave Jonio che fa capo alla Ong Mediterranea Saving Humanitas, che ha viaggiato spedita verso Lampedusa. Lo Speciale ne ha parlato con il giornalista Giulietto Chiesa, direttore di Pandora Tv, esperto di scenari geopolitici.
Salvini denuncia la manovra politica, sostenendo che l’operazione è stata studiata a tavolino per creare un nuovo caso Diciotti. Anche lei ne è convinto?
“Non ho informazioni in merito, quindi non posso esprimermi sulla questione. Non so chi abbia organizzato tutto, perché lo abbia fatto e se sia stato o meno mosso da ragioni ideologiche. Quello che posso dire è che su questo specifico tema, la linea adottata da Matteo Salvini è più che giusta. E ribadisco anche che se si cede su questa saranno problemi seri”.

Perché?

“Perché se si iniziano a mostrare debolezze o cedimenti l’intera linea sarà spazzata via. Io ritengo che invece Salvini stia facendo la cosa più saggia. Lo Stato italiano e il popolo italiano hanno tutto il diritto di difendere i confini nazionali controllando chi vi entra e chi vi esce. Un principio che io ritengo essenziale per la salvaguardia della sovranità del nostro Paese. Pertanto anche questa questione della Mare Jonio dovrà essere chiarita. Non so se sia stata organizzata volutamente o se sia stata casuale, ma è necessario agire con la massima fermezza”.
Il leader della Ong che ha condotto l’operazione è Luca Casarini, capo dei disobbedienti al G8 di Genova. Non è paradossale che proprio da un No Global come lui arrivino iniziative di questo tipo? Non è anche l’immigrazione un prodotto della politica mondialista e globalista?
“Devo dire che tutto questo è paradossale ma al tempo stesso non mi stupisce affatto. Ci sono esponenti della sinistra più o meno estrema, che senza saperlo o forse sapendolo perfettamente, hanno fatto il classico salto della barricata, sono cioè passati armi e bagagli dalla contestazione totale del sistema alla sua completa accettazione. E’ evidente che il migrazionismo di massa è figlio della cultura globalista, su questo mi pare non sussistano dubbi. Quindi, volente o nolente, Casarini rischia di favorire la politica dei nuovi globalisti; le battaglie pro migranti di oggi infatti non hanno nulla a che vedere con le rivendicazioni di un tempo in difesa dei poveri della terra e della tutela del pianeta. Oggi sappiamo perfettamente come dietro l’immigrazione si muovano precisi interessi di carattere strategico generale, che non sono quelli dell’Europa e del popolo italiano”.
La nave è stata sequestrata e la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta. Ma nel governo sembra che Lega ed M5S non siano totalmente in sintonia. Salvini rilancia la linea dura, ma Di Maio ha detto che non ci sarà un nuovo caso Diciotti. Il che può voler dire tutto e il suo contrario. Un gioco delle parti in vista delle europee o cosa?
“Non so sinceramente che tipo di strategia stiano giocando gli alleati di governo. So soltanto che sul tema immigrazione la linea dell’esecutivo e del vicepremier Salvini in particolare non deve essere in alcun modo abbandonata. Sarebbe molto pericoloso farlo, anche soltanto per compiacere un certo umanitarismo ideologizzato che in realtà nasconde obiettivi che nulla hanno di umano o di solidale. Per il resto è doveroso che la magistratura chiarisca tutta la vicenda, accertando chi ha organizzato cosa e perché”.

Fonte dell’articolo Lospecialegiornale.it

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