La mossa Ucraina: le parole profetiche oggi in 2025
2014 Giulietto Chiesa: La mossa Ucraina e la guerra Ucraina di oggi
Nel 2014 Giulietto Chiesa analizzò un passaggio chiave della storia recente: l’origine di ciò che sarebbe diventato il lungo conflitto che oggi, nel 2025, ancora scuote l’Europa. Le sue parole anticipavano dinamiche energetiche e geopolitiche che alimentano la guerra Ucraina e aiutano a comprendere perché il conflitto non si è ancora chiuso.
La guerra Ucraina e gli avvertimenti rivolti a Putin
Chiesa, commentando le analisi di esperti americani come Anders Åslund e Strobe Talbott, evidenziava un doppio messaggio: da un lato una lettura della crisi energetico-strategica, dall’altro un avvertimento diretto a Vladimir Putin.
Secondo Chiesa, il cuore della questione non era solo la Crimea, ma il controllo dei gasdotti ucraini: il 90% del gas russo destinato all’Europa passava da lì. Chi controlla queste infrastrutture controlla un potere enorme, ed è qui che la guerra Ucraina trova una delle sue radici più profonde.
La mossa strategica: energia, gasdotti e dipendenze europee
Chiesa sottolineava che Gazprom e le principali compagnie petrolifere russe avevano forti partecipazioni occidentali e che eventuali sanzioni – inclusi congelamenti di beni – avrebbero potuto destabilizzare l’oligarchia russa.
La Russia, ricordava, prosperava grazie agli introiti di gas e petrolio: se questi flussi fossero stati ostacolati, Putin avrebbe avuto difficoltà a mantenere stipendi pubblici, pensioni e popolarità interna.
Ecco perché il controllo dell’Ucraina diventava decisivo. La guerra Ucraina, vista con questa lente, non nasce solo da rivendicazioni territoriali, ma dalla lotta per la gestione del potere energetico mondiale.
Perché la guerra Ucraina continua nel 2025
Le parole di Chiesa appaiono straordinariamente attuali.
Oggi:
- l’Ucraina resta nodo centrale per il gas europeo;
- l’Europa dipende ancora da forniture instabili e costose;
- la Russia non ha ancora completato il passaggio verso il mercato asiatico;
- gli Stati Uniti controllano una parte crescente delle alternative energetiche in arrivo in Europa.
Il risultato è un conflitto lungo, alimentato da interessi economici, energetici e strategici. La guerra Ucraina diventa così il punto dove si scontrano tre potenze: Europa, Russia e Stati Uniti.
Le conseguenze geopolitiche previste da Chiesa
Chiesa già nel 2014 avvertiva che i successivi 6-7 anni sarebbero stati decisivi.
Il quadro da lui descritto comprendeva:
- una nuova guerra fredda estesa;
- una sicurezza europea rivoluzionata dalla presenza di missili americani a breve distanza da Mosca;
- una Russia impossibilitata ad “arretrare” senza collassare politicamente;
- un’Europa posta sotto forte controllo economico e strategico da parte degli Stati Uniti.
Questi elementi sono oggi parte integrante della guerra Ucraina e spiegano la sua persistenza.
Perché le parole di Giulietto Chiesa risultano profetiche nel 2025
Ciò che Chiesa affermava nel 2014 non era una semplice previsione, ma un’analisi strutturale:
- il conflitto sarebbe stato lungo,
- l’Europa sarebbe diventata terreno di tensione,
- la Russia avrebbe trasformato Putin in figura salvifica agli occhi del suo popolo,
- l’Ucraina sarebbe rimasta il centro del confronto planetario.
La sua lettura, centrata sulla guerra Ucraina come guerra energetica e strategica, appare oggi più attuale che mai.
Conclusione
Capire oggi la guerra Ucraina richiede riesaminare la visione che Giulietto Chiesa offrì nel 2014: il conflitto non nasce solo da rivalità politiche, ma dal controllo del gas, dell’energia e delle infrastrutture che possono decidere l’equilibrio mondiale.
La sua analisi è, oggi, una chiave essenziale per comprendere il presente e anticipare ciò che potrà accadere nei prossimi anni.
