Video Editoriali

Da oggi si decide la sorte di Julian Assange

Nel silenzio di tutti i media, il fondatore di Wikileaks affronta l’offensiva di quattro Stati — Gran Bretagna, Stati Uniti, Svezia, Ecuador — che hanno preso su di loro la vergogna di perseguitare un uomo che ha rivelato al mondo la verità dei loro misfatti. È in gioco la sua vita. Ma il giornalismo è altrettanto minacciato.

Se Assange sarà consegnato nelle mani degli Stati Uniti, e abbandonato alla loro vendetta, allora nessuno potrà più difendersi se vorrà combattere per la giustizia. Non ci sarà più nessun tribunale a cui appellarsi per difendere il diritto dei popoli contro il potere. Lo Stato di diritto, un tempo vanto della democrazia occidentale, sarà stato seppellito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *